Se ho sbagliato sezione, scusatemi!!!
Allora, ciò che per altri è una banalità, per me spesso è qualcosa di complicato.
Mi hanno regalato delle roselline fresche e volevo provare a fare un'acqua di rose con quelle.
Ho cercato un po' in rete il metodo e ovviamente ho trovato i soliti milleeuno metodi, così, poichè non mi bastavano, ho pensato di sentire anche il vostro
Scherzi a parte. La domanda è semplice: come si fa?
Acqua fredda? Acqua calda? demineralizzata? di bottiglia?
Ho visto il metodo di Carlita, che fa bollire i petali di rosa e poi li lascia alcune ore chiusi in una boccia. E mi chiedo..: ma non si distruggono le proprietà della rosa facendola bollire??? scusate la mia ignoranza...
Poi... su saicosatispalmi ho letto un articolo di Lola, ma mica ho capito bene il procedimento! Ve lo riporto:
- Da un'idea di Marco Valussi un modo facilissimo per farsi l'acqua di rose! E' possibile farsi un tonico alle rose (o alla amamelide, una tipica pianta tonica astringente) anche senza usare un distillatore, basta fare un macerato a freddo dei petali di rosa; il fatto che le acque distillate siano in qualche modo superiori ai macerati semplici é puro mito, sono in realtà più povere di principi attivi astringenti, che sono presenti solo nell'infuso e non nell'idrolato, non essendo volatili.
Perché l'estrazione dei petali di rosa sia ancora più efficace li si può raccogliere in una garza che verrà poi annodata e messa a mollo nel contenitore dell'acqua fredda per tutta la notte, in modo che si ritrovi appesa al bordi della pentola e non tocchi il fondo (ad esempio chiudendo il coperchio su un lembo della garza). In questo modo si forma un movimento di convezione che trasporta i soluti della rosa verso il basso mentre acqua non satura entra nel materiale vegetale. La mattina dopo si pesca fuori la garza e la si strizza molto forte per tirare fuori tutto. Poi si lascia a decantare e volendo si filtra con un filtro di carta per rendere il tutto più limpido.
E' vero però che le acque distillate hanno una profumazione più fine ed elegante, ma a questo si può supplire disperdendo anche solo una goccia di olio essenziale di rosa nel macerato (per disperderlo basta usare del talco non profumato, si adsorbe bene l'olio nel talco con un pò di olio di gomito e poi si disperde il talco nell'acqua, dopo una notte si filtra et voilà l'acqua ha acquistato la fragranza desiderata)! Per disperderlo bene é importante lavorare con molta accuratezza l'olio nel talco, preferibilmente con pestello e mortaio, per almeno 10 minuti.
Come conservarlo? Per chi “spignatta” regolarmente e ce l’ha in casa, l’aggiunta di potassio sorbato e sodio benzoato allo 0.25% ognuno sono ottimi. Altrimenti si può preparare l’infusione usando acqua fatta bollire per almeno 10 minuti, si usano tutti contenitori e strumenti igienizzati con alcool o acqua ossigenata, e si mette il risultato in una bottiglia igienizzata e scura da tenere in frigo.
Ultima possibilità: mettere il preparato nei contenitori per cubetti di ghiaccio in congelatore, e scongelarne uno alla volta conservandolo in frigo in un vasetto finchè non è finito.
E poi la conservazione... Di quale infusione parla?