OLEOLITO DI IPERICO
Inviato: 20/06/2011, 15:35
L'oleolito di Iperico è tra gli oleoliti che preferisco perché ha mille usi.
Può essere usato per massaggi rilassanti, per alleviare le ustioni, da aggiungere alle creme antirughe, come doposole e per lenire le scottature da sole. Ottimo per velocizzare la guarigione di ferite, escoriazioni, piaghe e segni dell'acne, per la pelle screpolata. Super per prevenire le smagliature.
Per fare questo oleolito nella maniera ottimale va usata la pianta fresca appena raccolta, ovviamente in una zona non trafficata da auto e questo (Maggio/Giugno) è il periodi giusto per raccoglierlo.
Lo si può fare anche con la droga secca, non sarà eccellente, ma meglio di niente!
Occorrente:
- Iperico
- barattolo di vetro
- olio
- forbicine
- tovagliolo di carta o stoffa
- elastico
Ecco come lo faccio io:
una volta raccolto un bel mazzetto di Iperico (Hypericum perforatum) lo metto in un vasetto in casa con dell’acqua per una notte così gli insetti vari che potrebbero stare annidati tra i fiori avranno il tempo di andarsene e io non li metterò sott’olio… bleah! In questo modo i fiori resteranno belli freschi.
La mattina dopo, dopo una controllatina generale (soprattutto per controllare che non ci siano ragni altrimenti potrei anche morire) taglio con le forbicine i fiori aperti e i boccioli e li metto nel barattolo, pulito e asciutto.
Dopo aver finito di tagliare i fiori aggiungo l’olio nel barattolo fino a coprirli abbondantemente. Si può usare l’olio che si vuole, io ho preferito usare solo olio di girasole perché è più resistente all’irrancidimento. Il mio in particolare non è stato spremuto a freddo, come sarebbe preferibile, ma l’ho preso perché addizionato con vitamina E che lo rende ancora più resistente. In caso non lo troviate potete usare olio semplice di girasole e magari ci aggiungete un po’ di Tocoferolo.
Poi copro il barattolo con un tovagliolo di carta (perché lo cambio spesso, ma anche di stoffa va bene) e lo fermo con un elastico. Il barattolo non deve essere chiuso con un coperchio. Avendo messo fiori freschi dobbiamo lasciare il modo all’umidità presente naturalmente nei fiori di uscire. A questo punto il barattolo assume le fattezze di uno sceicco arabo e quindi lo metto al sole!
L’oleolito di Iperico ha bisogno di una digestione al caldo per far uscire l’ipericina, ma non deve essere sopra i 50°. Anche il sole serve ma non bisogna esagerare. Personalmente metto il barattolo sul balcone dove prende sole pieno la mattina fino alle 11.00 e poi resta in ombra. La sera lo riporto dentro per evitare l’umidità della notte.
Può anche non stare al sole ma è indispensabile il caldo. In inverno se si usa la droga secca va messo vicino ad un termosifone, ma non deve scaldarsi troppo l’olio.
Il tempo di digestione dei fiori freschi va da 3 a 10 circa, per la pianta secca 40 giorni.
L’oleolito di Iperico fatto con i fiori freschi assume (in genere) una bella colorazione rosso rubino data dall’ipericina.
Ecco fatto! Semplice no?
Può essere usato per massaggi rilassanti, per alleviare le ustioni, da aggiungere alle creme antirughe, come doposole e per lenire le scottature da sole. Ottimo per velocizzare la guarigione di ferite, escoriazioni, piaghe e segni dell'acne, per la pelle screpolata. Super per prevenire le smagliature.
Per fare questo oleolito nella maniera ottimale va usata la pianta fresca appena raccolta, ovviamente in una zona non trafficata da auto e questo (Maggio/Giugno) è il periodi giusto per raccoglierlo.
Lo si può fare anche con la droga secca, non sarà eccellente, ma meglio di niente!
Occorrente:
- Iperico
- barattolo di vetro
- olio
- forbicine
- tovagliolo di carta o stoffa
- elastico
Ecco come lo faccio io:
una volta raccolto un bel mazzetto di Iperico (Hypericum perforatum) lo metto in un vasetto in casa con dell’acqua per una notte così gli insetti vari che potrebbero stare annidati tra i fiori avranno il tempo di andarsene e io non li metterò sott’olio… bleah! In questo modo i fiori resteranno belli freschi.
La mattina dopo, dopo una controllatina generale (soprattutto per controllare che non ci siano ragni altrimenti potrei anche morire) taglio con le forbicine i fiori aperti e i boccioli e li metto nel barattolo, pulito e asciutto.
Dopo aver finito di tagliare i fiori aggiungo l’olio nel barattolo fino a coprirli abbondantemente. Si può usare l’olio che si vuole, io ho preferito usare solo olio di girasole perché è più resistente all’irrancidimento. Il mio in particolare non è stato spremuto a freddo, come sarebbe preferibile, ma l’ho preso perché addizionato con vitamina E che lo rende ancora più resistente. In caso non lo troviate potete usare olio semplice di girasole e magari ci aggiungete un po’ di Tocoferolo.
Poi copro il barattolo con un tovagliolo di carta (perché lo cambio spesso, ma anche di stoffa va bene) e lo fermo con un elastico. Il barattolo non deve essere chiuso con un coperchio. Avendo messo fiori freschi dobbiamo lasciare il modo all’umidità presente naturalmente nei fiori di uscire. A questo punto il barattolo assume le fattezze di uno sceicco arabo e quindi lo metto al sole!
L’oleolito di Iperico ha bisogno di una digestione al caldo per far uscire l’ipericina, ma non deve essere sopra i 50°. Anche il sole serve ma non bisogna esagerare. Personalmente metto il barattolo sul balcone dove prende sole pieno la mattina fino alle 11.00 e poi resta in ombra. La sera lo riporto dentro per evitare l’umidità della notte.
Può anche non stare al sole ma è indispensabile il caldo. In inverno se si usa la droga secca va messo vicino ad un termosifone, ma non deve scaldarsi troppo l’olio.
Il tempo di digestione dei fiori freschi va da 3 a 10 circa, per la pianta secca 40 giorni.
L’oleolito di Iperico fatto con i fiori freschi assume (in genere) una bella colorazione rosso rubino data dall’ipericina.
Ecco fatto! Semplice no?