Ma è vero che Bottega Verde....

PER PARLARE DI TUTTO QUELLO CHE NON E' SPIGNATTO

Moderatori: LaBionda, EliWilde82, Fiorellino, SalBJ

Regole del forum
Condividi
Avatar utente
Amelia La Strega
.:|Site Admin|:.
.:|Site Admin|:.
Messaggi: 7188
Iscritto il: 12/06/2011, 13:23
Località: Labico ROMA

Re: Ma è vero che Bottega Verde....

Messaggio da Amelia La Strega »

Comunque, avendo appurato come funziona la regolamentazione e constatato che tanto non si scappa cosa si può fare?
Semmai dovesse passare la legge sarebbe valida solo a livello europeo e gli ingredienti cosmetici verrebbero testati altrove. Il problema quindi non sarebbe risolto ma solo spostato in un altro continente.
Detto ciò, per i medicinali il tutto resterebbe invariato anche con la legge, quindi, presa da una botta di pessimismo cosmico dico che questa storia non finirà mai :(
Avatar utente
Mimosa
Messaggi: 540
Iscritto il: 14/09/2011, 16:30
Località: Roma

Re: Ma è vero che Bottega Verde....

Messaggio da Mimosa »

Lo so, ma bisogna essere positive: la sensibilità popolare è decisamente diversa da quella istituzionale/legislativa.
Pensa a quando non era reato torturare ed uccidere gli animali: se veniva beccato uno per strada rischiava grosso comunque!
Ed il fatto è che fintanto si cerchi di tutelare la salute dei consumatori io lo capisco pure, ma una volta testate le materie, in tempi passati... basta, no?
Invece il problema sussiste perché le aziende cosmetiche continuano a sfornare nuovi prodotti, sempre più all'avanguardia e spesso sempre più "bufala".
Come dicevamo una volta, alla fin fine quello che devi dare alla pelle è idratazione e sostanze restitutive. Per altre cose esistono la chirurgia, l'alimentazione, lo stile di vita, ecc.

Il discorso sarebbe molto più ampio, e per quanto mi riguarda coinvolge anche lo spreco di tecnologia (v.cellulari fatti con materiali fantascientifici che fanno foto e film, ad esempio)... l'approdo è senz'altro la decrescita.
Perchè questo è un circolo che include ogni aspetto della nostra vita: cibo, vestiti, acqua o cosmesi.
Avatar utente
LadyMorgana
Messaggi: 237
Iscritto il: 12/10/2011, 22:15
Località: Roma, Magliana; Marconi

Re: Ma è vero che Bottega Verde....

Messaggio da LadyMorgana »

Sono perfettamente d'accordo con te... la decrescita credo sia l'unica soluzione per ritornare ad un rapporto più naturale con la terra che ci ospita. Però la vedo dura, è vero che c'è molta più sensibilità ultimamente per certi temi, però c'è anche un consumismo imperante a cui la gente non vuole proprio sottrarsi (ad es. ma è così necessario avere a tutti i costi uno smatphone? ma con 700€ io ci faccio un bel viaggio!).
Purtroppo lo stile di vita consumistico finora ci ha portato ben pochi benefici, eppure la massa non pensa con la propria testa ma secondo i messaggi che passano ad es. in televisione...
E vi assicuro che a molte persone che conosco non importa assolutamente nulla che il tale cosmetico sia stato testato sugli animali...l'importante è che soddisfi il proprio momentaneo bisogno... :cry: :cry:
Avatar utente
Amelia La Strega
.:|Site Admin|:.
.:|Site Admin|:.
Messaggi: 7188
Iscritto il: 12/06/2011, 13:23
Località: Labico ROMA

Re: Ma è vero che Bottega Verde....

Messaggio da Amelia La Strega »

LadyMorgana ha scritto: E vi assicuro che a molte persone che conosco non importa assolutamente nulla che il tale cosmetico sia stato testato sugli animali...l'importante è che soddisfi il proprio momentaneo bisogno... :cry: :cry:
Ma sai, alle volte è così perchè non sanno in cosa consistono tali test, o meglio, sanno che sono una barbarie, ma mettono la testa sotto la sabbia, non ci pensano e si sentono meno colpevoli. Oppure pensano: "mica li faccio io i test, che colpa ho!" oppure "Non li uccido io gli ermellini per la pelliccia, oramai erano morti, quindi se io non compro la pelliccia non tornano mica in vita."

Sono le classiche giustificazioni che ci diamo per stare meglio e giustificare le nostre scelte. Un po' come quelle che inventano i fumatori. Lo sanno tutti che fumare fa male, ma se chiedi ad un fumatore perchè continua fumare ti darà sempre spiegazioni fantasiose :mrgreen:
Avatar utente
Mimosa
Messaggi: 540
Iscritto il: 14/09/2011, 16:30
Località: Roma

Re: Ma è vero che Bottega Verde....

Messaggio da Mimosa »

Se vogliamo vederla in un altro modo: siamo arrivati ad un livello tale di esaurimento di materie prime non rinnovabili che la decrescita ad un certo punto non sarà più un'opzione!
Esistono persone che certamente consumano, inquinano e sprecano come se non ci fosse un domani, o come se a fine serata tornassero su Marte. Ed il problema è di educazione civica, prima ancora che ecologica.
Bisogna diffondere il concetto di comunità umana.
La globalizzazione l'hanno capita tutti ormai, ma solo nei suoi aspetti peggiori. Se ci si trova di fronte ad un insensibile (in gergo, in alcuni ambienti si parla di "specisti"), bisogna far leva sui soldoni che costa a tutti, all'intero pianeta, il capriccio del momento.
Fondamentale poi è il consumo critico, l'unico potere che abbiamo in senso stretto.
Io ho deciso, ad esempio, di non acquistare più prodotti di aziende che chiudono in Italia le fabbriche, lasciando la gente ed il Paese nella merda, per aprire i battenti in Paesi dove il costo della manodopera è più basso (spesso perché i lavoratori non hanno diritti), con il solo obbiettivo di venderci prodotti allo stesso prezzo o magari perfino più alto, se vogliono lucrare sul mio sangue, la mia risposta è PPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRR!
A tal proposito, se non lo sapete, Monti sta finanziando COI NOSTRI SOLDI, la Croazia, mentre in Italia la gente si suicida per aver perso il lavoro!
Avatar utente
Sara79
.::Moderatrice::.
.::Moderatrice::.
Messaggi: 1487
Iscritto il: 29/11/2011, 13:04
Località: Roma

Re: Ma è vero che Bottega Verde....

Messaggio da Sara79 »

Mimosa ha scritto:Esistono persone che certamente consumano, inquinano e sprecano come se non ci fosse un domani, o come se a fine serata tornassero su Marte. Ed il problema è di educazione civica, prima ancora che ecologica.
Bisogna diffondere il concetto di comunità umana.
Io ho deciso, ad esempio, di non acquistare più prodotti di aziende che chiudono in Italia le fabbriche, lasciando la gente ed il Paese nella merda, per aprire i battenti in Paesi dove il costo della manodopera è più basso (spesso perché i lavoratori non hanno diritti), con il solo obbiettivo di venderci prodotti allo stesso prezzo o magari perfino più alto, se vogliono lucrare sul mio sangue, la mia risposta è PPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRR!
lo ammetto anch'io ho fatto parte delle persone che sprecano senza pensare a quello che mi circonda, poi ho cominciato ad informarmi, ho cominciato proprio dal discorso sperimentazione sugli animali e sono finita a farmi le creme in casa ad essere più attenta al consumo e soprattutto avere una diversa consapevolezza di quello che compro per il mio bene e quello dell'ambiente...siamo arrivati ad avere un mondo così "sporco" grazie a tutti quelli che prima di noi se ne sono fregati ma io non voglio lasciare un mondo ancora più schifoso ai miei nipoti...
anch'io come te rispondo con una bella "pernacchia" a tutte le aziende che vanno a sfruttare la gente, mettendo sul mercato prodotti di qualità bassissima e lucrano non solo sul basso costo del lavoro ma anche sulla mia pelle a tutto questo dico NO... :devill:
Avatar utente
Amelia La Strega
.:|Site Admin|:.
.:|Site Admin|:.
Messaggi: 7188
Iscritto il: 12/06/2011, 13:23
Località: Labico ROMA

Re: Ma è vero che Bottega Verde....

Messaggio da Amelia La Strega »

Uppo la discussione perché ho trovato questo articolo davvero interessante. Illustra le alternative, quando possibili, alla sperimentazione animale.

La fonte è questa: http://www.noncipossocredere.com/2012/0 ... e-animale/

“Basta sacrificare animali, sì ai metodi alternativi”. Questa la radicale posizione delle associazioni antivivisezioniste. A cui replicano gli scienziati: “I cosiddetti metodi alternativi sono in realtà complementari, ma la sperimentazione animale è ancora necessaria”. In questi ultimi tempi la controversia è accesa, anche perché nei prossimi mesi il Senato italiano potrebbe approvare emendamenti alla Direttiva europea, già passati alla Camera, che renderebbero particolarmente restrittivo il ricorso alle cavie. Ma quali sono, in definitiva, queste metodologie alternative di cui si dibatte? Quali applicazioni hanno? Possono davvero sostituire i test in vivo?

“ Esistono centinaia di metodi ispirati ai principi delle 3R, per sostituire, ridurre e migliorare l’utilizzo degli animali in laboratorio, che non necessariamente ne escludono l’impiego, ma cercano di limitarlo al massimo e tutelare il più possibile il loro benessere”, spiega Isabella De Angelis, ricercatrice del reparto Meccanismi di tossicità presso l’Istituto superiore di sanità.

I metodi alternativi, a cui la Lav ha dedicato un dettagliato dossier, si dividono in due grandi categorie: metodi in vitro, cioè colture di cellule o tessuti, e metodi in silico, basati su software informatici. A regolamentare i primi ci pensa l' Ecvam, il Centro europeo per la validazione dei metodi alternativi che ha sede in Italia, a Ispra (Varese). “ Perché una tecnica sperimentale sia approvata dev’essere riproducibile, cioè dare gli stessi risultati in laboratori diversi, e predittiva, cioè capace di prevedere quale sarebbe l’effetto sull’essere umano, sull’animale o sull’ambiente”, prosegue De Angelis. “ Ma dallo sviluppo all’approvazione occorrono circa dieci anni”, un iter piuttosto lungo che non ha giocato a favore. Per le simulazioni computerizzate, invece, non è previsto un vero e proprio processo formale di validazione, quanto piuttosto la verifica del loro funzionamento.

I metodi che hanno ricevuto il bollino verde dell’Ecvam riguardano principalmente test di tossicità. “ Per esempio, per verificare che un composto non provochi irritazioni o corrosioni cutanee si usano modelli in 3D della pelle ottenuti in vitro”, dice l’esperta: “ Per escludere che un composto causi mutazioni genetiche si fa il test del micronucleo sui linfociti, o il test di Ames su coltivazioni batteriche. Per studiare la potenza dei vaccini non si ricorre più ai conigli, come si faceva in passato, ma si usa il test Elisa”. Sono poi disponibili analisi chimico-fisiche per verificare la contaminazione batterica di farmaci o effettuare controlli igienici e sanitari sugli alimenti.

L’altra potente arma per limitare la sperimentazione animale viene dalla bioinformatica. “ I software chiamati Qsar (relazioni quantitative struttura-attività) sono in grado di predire gli effetti di una sostanza semplicemente dalla sua struttura chimica, confrontandola con composti strutturalmente simili di cui sono già noti gli effetti”, spiega Emilio Benfenati, a capo del laboratorio di chimica e tossicologia dell’ambiente dell’Istituto Mario Negri. Questi test virtuali, o in silico, come vengono chiamati, consentono di elaborare una mole di dati in pochissimo tempo e fornire indicazioni sulle proprietà desiderate o indesiderate dei composti, come reazioni allergiche, mutagenesi, cancerogenesi, tossicità per l’apparato riproduttivo, tossicità ambientale, biodegradabilità. “ Per l’industria farmaceutica significa un enorme risparmio di lavoro, tempo e denaro, da investire solo sulle molecole più promettenti”, dice Benfenati. “ Un grande incentivo ai metodi Qsar arriva dalla legislazione europea Reach, che mira a valutare la tossicità di decine di migliaia di sostanze chimiche”. Attualmente ci sono più di 250 software in fase di valutazione, di cui 70 gratuiti, e sono in corso progetti, come Orchestra, per diffondere questi metodi.

Oltre ai test in vitro e in silico, già da anni si usano tecnologie che rendono superflui gli animali. Basti pensare ai sofisticati manichini per i crash test di automobili. O alle tecniche di imaging cerebrale come Tac, Pet, risonanza magnetica, che evitano esperimenti sui primati. Approcci innovativi riguardano lo sviluppo di membrane artificiali, tessuti in 3D, chip a dna per gli studi di genomica e proteomica, le cellule staminali.

I più grandi limiti dei metodi alternativi? “ Per gli studi di tossicità cronica, causata cioè da esposizioni prolungate, analisi di tossicocinetica, sul metabolismo delle sostanze tossiche, e effetti cancerogeni servono necessariamente gli organismi viventi”, risponde De Angelis: “ I metodi alternativi non possono sostituire del tutto la sperimentazione animale”.
Rispondi
Visitano il forum: Nessuno e 31 ospiti