COME SI FA UN OLEOLITO

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alex66
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COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da alex66 »

Questo testo è stato interamente riportato dal forum : http://arcadia.forumup.it/about63-arcadia.html
scritto dal signor Landre, amministratore del forum

Cos' è un oleolito

L' oleolito non è altro che il risultato di una macerazione di una o più piante in un olio vegetale.
La maggior parte dei composti presenti nelle piante è liposolubile , quindi estraibili con l'olio .
I rimanenti composti si possono estrarre con alcool etilico (soluzioni idroalcoliche) .
Gli oleoliti sono ottimi per carpire tutte quelle sostanze che la natura può offrirci, in un modo semplice ed economico.
Ideali come olii da massaggio o come ingredienti per unguenti e creme corpo e viso.


La scelta dell'olio

Spesso ci si chiede quale olio vegetale sia più indicato per fare un oleolito.
La scelta è abbastanza soggettiva, in quanto si possono usare tutti gli oli vegetali .
Vediamo nello specifico alcune caratteristiche di qualche olio.

Olio di Mandorle dolci (Prunus amygdalus dulcis) : è un olio leggero ma nutriente e soprattutto economico , ideale per fare gli oleoliti.
Usato da sempre per le sue proprietà emollienti , ha l'unico difetto di emanare subito un forte odore acre quando irrancidisce (per questo motivo si consiglia di pulire bene i contenitori da eventuali gocciolamenti / perdite)

Olio di Jojoba ( Simmondsia chinensis ) : quest'olio in realtà è una cera liquida , è molto resistente all'irrancidimento e penetra più in profondità nella pelle rispetto agli altri oli.
Per questo si consiglia di usarlo puro, o diluito con un altro olio, per gli oleoliti curativi .
Vista la sua grande resistenza all'ossidazione può essere aggiunto ad ogni oleolito come antiossidante. ( quantità : 1/3 o 1/4 ) .
Idratante , nutriente e tonificante.

Olio di Girasole (Helianthus annuus): olio molto simile alle all'olio di mandorle dolci ma leggermente più resistente all'ossidazione , o meglio , è meno maleodorante quando irrancidisce.

Olio di crusca di Riso : la presenza del gamma Orizanolo, un fitosterolo presente nel riso, dovrebbe garantire una maggiore resistenza all' ossidazione e in ogni caso c'è una certa quantità di tocoferolo che lo preserva.

Altri oli vegetali. La natura ci offre altri oli molto buoni e utili per la nostra epidermide... Tra i tanti ricordiamo:
Olio di nocciolo di albicocca: olio molto ricco e nutriente, ideale per pelli secche e/o mature.
Olio di Rosa Mosqueta: simile a quello di albicocca, ma più nobile (e anche costoso !). Ha elevati livelli di acido linoleico, linolenico e oleico e vitamina C, oltre a piccole quantità di acido trans-retinoico che insieme stimolano la rigenerazione dei tessuti.
Olio di Sesamo : ideale per le pelli grasse .
Nb: questi ultimi hanno una caratteristica particolare... Il loro odore può alterare, a seconda dei casi, il profumo naturale di alcuni oleoliti...

Ovviamente, non per ultimo, c'è il classico olio di Oliva, da sempre usato nella tradizione! Sufficientemente resistente all'ossidazione, ha un odore alimentare piuttosto marcato, ma grandi proprietà cosmetiche.
Per quanto riguarda tutti gli altri oli che non sono stati citati, non c'è problema.. se sono di vostro gradimento si possono usare.

Che droga si usa?

La scelta della pianta (droga) è fondamentale per fare un buon oleolito.
Spesso si tende ad usare la pianta secca in quanto si risolve il problema dell'acqua , presente naturalmente nelle piante fresche, che tende a dar problemi di conservazione dell'olio, facendolo irrancidire .
Ci sono casi però in cui è necessario usare piante fresche (vedi oleolito di Iperico, Melissa e Arnica)
Prima di usare una pianta è bene documentarsi, sia per conoscere le varie proprietà, sia per sapere se ci sono eventuali problemi di utilizzo a livello topico (es: l'olio di arnica non dovrebbe essere usato su pelli sensibili)


Come si prepara

Non è necessario avere una ricetta specifica (con quantità o altro) .
Basta avere olio vegetale e pianta quanto basta.

Prendere un vasetto con chiusura ermetica pulito e asciutto (vasetto marmellata, miele) e riempirlo di droga. Prender l'olio e coprire interamente la pianta, in modo che nessuna parte di essa fuoriesca dall'olio .
Se è possibile utilizzare tutta la superficie interna del recipiente in modo che non rimanga dell' aria all' interno di esso. ( ma questo non è vincolante per la buona riuscita).

Digestione tradizionale

Una volta preparato il tutto, si lascia a riposare per una 40ina di giorni in un luogo buio e asciutto (es: in un mobile o in uno sgabuzzzino).
Almeno 2 volte a settimana bisogna agitare il recipiente o prendere un cucchiaio pulito e asciutto e mescolare. Ricordarsi di richiudere bene il recipiente.

Digestione "a calore" (solare o bagnomaria)

E' un metodo più sbrigativo ma richiede un pò più di attenzione.

Nb: bisogna usare questo metodo se si decide di fare un O. con pianta fresca !!!!!!!

Si riempie il contenitore con droga e olio come sopraccitato, poi al posto di metterlo al buio lo si lascia al sole (di giorno) e al buio appena il sole va via dalla nostra postazione . In questo caso il recipiente deve essere almeno di vetro scuro o bisogna coprirlo con della stagnola, in modo che il sole non vada a contatto diretto con l'olio. Questo metodo richiede una 15ina di giorni , perchè attraverso il calore del sole l'estrazione dei principi vegetali avviene con maggior rapidità.
E' più rischioso per la salute del nostro oleolito, in quanto il sole/calore velocizza il processo di ossidazione dell' olio.
Se durante il procedimento avvertite che il vostro olio sta per irrancidire sospendete la macerazione e passate subito al filtraggio... Certo, non avrete estratto una grossa quantità di attivi , ma almeno quel poco che si è riuscito ad estrarre è salvo !

A bagnomaria: si prende il nostro olio+pianta e lo si immerge per un 3 ore in acqua calda, meglio se a fuoco lentissimo. Per ottenere un oleolito più ricco, ripetere più volte l' operazione con della nuova droga.

Nb: Oleolito di pianta fresca: l'eventuale acqua presente nelle piante andrà a depositarsi sul fondo del recipiente.. in questo caso filtrare il tutto senza far cadere l' acqua. Depositi sul fondo di materiale polveroso o altro (polline ..) son processi normali, perciò non temete !


Filtraggio

Una volta finita la digestione (qualunque essa sia) si passa a filtrare il nostro preparato.

Ci sono 2 filtraggi :

1 ) prendo un altro vasetto pulito e faccio colare l' olio. Se cade qualche residuo o altro, non temete...
Una volta finito prendo la pianta e prima di buttarla la pesto bene , con molta forza per cercare di far uscire più olio possibile ( quello sarà l' olio migliore, perchè è stato assorbito dalla pianta).
Una volta versato il tutto, chiudo bene il mio nuovo vasetto e tengo a riposo per 1 o 2 giorni ...
Poi passo al secondo filtraggio.

2 ) prendere il vasetto e filtrarlo nuovamente ma questa volta con un filtro da caffè o un panno pulito .
Qualunque eventuale deposito va filtrato con attenzione , cercando di non farlo passare !


Il vostro oleolito è pronto.

Conservanti

Il conservante nell'oleolito non è necessario. Tuttavia si possono usare alcuni prodotti per aiutare l'olio contro l' ossidazione e l'irrancidimento.

Olio di Jojoba : come abbiamo detto prima può aiutare la conservazione dell'olio ( Ps. da non considerare un conservante!) Se non è già stato utilizzato nell' O., metterne almeno 1/3 o 1/4.

Tocoferile acetato o Tocoferolo: la Vit. E è un ottimo antiossidante. Di tocoferile acetato ne servirà una buona dose, almeno un 5%, ma è anche ottimo sulla pelle quindi va benissimo nel nostro prreparato. <Di tocoferolo ne basta pochissimo, lo 0.25%, ma se ne mettete di più tanto di guadagnato per la pelle.

Aperoxid : composto formato da Lecitina , acido ascorbico , acido citrico , tocoferolo.
Usarne pochissimo. Ne basta una punta di stuzzicadenti x un 100 ml di O. ( 0.1-0.5% )

Rametto di Rosmarino : utile per la conservazione dell' O. L' unico problema è che rilascia l' aroma , compromettendo il profumo del nostro O.

Con o senza conservante è difficile stimare quantitativamente quanto possa durare un oleolito.
In media se conservato e/o fatto bene può durare anche un bel paio d'anni.
Un metodo semplice per capire se il nostro oleolito è ancora buono è l'odore. Se il suo profumo/odore tende a svanire o a virare a cattivi odori, vuol dire che ci sta abbandonando...

Aggiunta di Oli essenziali

E' possibile aggiungere qualche OE per profumare ulteriormente il nostro O. o per dargli maggiori proprietà.
NB: Prima di usare qualsiasi oe è bene documentarsi sul loro utilizzo!
Gli oe si maneggiano con cura e alcuni di loro, usati sconsideratamente, possono essere nocivi , perciò prestare la massima attenzione !!!!!!

Ci sono alcuni libri con alcune ricette con degli oe.. Spesso in queste compare il termine "parte" Es: ricetta XY = 1 parte di X e 3 di Y .
Come calcolare queste quantità :
Partendo dal presupposto che 1ml di oe corrisponde + o meno a 20-25 gocce di OE e che in media le quantità di un OE sono :
0.5 - 1.5 % su 100ml di olio - per un olio corpo ( estetico )
1.5 - 3 % su 100ml di olio - per un olio curativo

Poniamo che sia un olio tra il curativo e l' estetico , quindi facciamo che la quantità massima di tutti gli oe è di 1.5%

Es; Ricetta ABC
3 parti di A
2 parti di B
1 parte di C

3+2+1 = 6 ( totale di parti )

1.5 : 6 = 0.25

0.25 lo moltiplico x3 , x2 e x1 > 0.75 , 0.50 , 0.25 ( se si sommano queste 3 cifre si ottiene l' intera quantità di oe che si può utilizzare , ovvero , 1.5. )
Quindi avremo

0.75 di A ( 0.75x20-25 ) = 15-18 gocce di oe A
0.50 di B ( 0.50x20-25 ) = 10-12 gocce di oe B
0.25 di C ( 0.25x20-25 ) = 5-6 gocce di oe C


Per la semplice profumazione bastano molte meno gocce di oe, e in questo caso il naso è un buon giudice.
sonia pizzi

Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da sonia pizzi »

utilissimo :Yea: :Yea: :Yea: ....grazie!!!!
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alex66
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da alex66 »

se avete voglia e tempo, andate a vedere anche il forum, io mi ci perdo là dentro :D :D :D
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clox
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da clox »

Salve a tutti e tutte, vi scrivo questa cosa poi vado a comprare i croccantini per i miei cani affamati.

Io ne ho fatti molti di oleoliti ... ho disinfettato e pulito barattoli per la macerazione e contenitori scuri (ho rimediato bottiglie e bottigliette di birra o di medicine omeopatiche o di altri oli ecc) ho usato molte erbe del mio giardino le ho fatte essiccare ed ho riempito i barattoli con olys, olio di girasole, oppure olio di riso, di oliva, insomma dipende, ho fatto anche un mix di erbe e li ho fatti stare per 40 gg al buio girandoli anche più di due volte al giorno.

Invece quello alla carota e quello alla vaniglia li ho messi al sole( con un panno al posto del coperchio e vetro oscurato) per circa 15gg, solo che non ho riempito completamente il barattolo come si legge da qualche parte, l'olio sembra perfetto e profuma tantissimo specie quello alla vaniglia..,comunque speriamo che duri ovviamente ho messo due belle gocce di tocoferolo in tutti gli oleoliti gia al primo filtraggio, poi dipende dalle piante per esempio la mia lavanda non è profumatissima si sente lievemente, ho fatto quello alle rose (le mie rose rosa) e il profumo è salito dopo qualche giorno dal filtraggio, strana questa cosa nel momento si sentiva poco ho usato oli inodori proprio per questo motivo, con altri petali ho fatto l'acqua alle rose che ha un profumo delicatissimo ma si sente ne ho versato un pò in una boccettina ho aggiunto una gtt di oe di rosa e un bicchierino da caffe di macerato fatto con limone e aceto di mele come tonico.
In tutto i miei oleoliti sono questi:

MALLO DI NOCE (ma sinceramente non mi convince anche perchè i malli erano praticamente quasi maturi)

mix di TIMO-LAVANDA-ROSMARINO questo lo adoro ha un profumo tipico degli oli da massaggio mi piace tantissimo

poi gli altri sono:
LIMONE, CAROTA ,VANIGLIA,SALVIA, ROSMARINO, LAVANDA, POMODORO(a caldo), EDERA con un rametto di rosmarino, MENTA profumatissima(ma a freddo), ARTIGLIO DEL DIAVOLO (a caldo), ROSA, PEPERONCINO, ed ora si sta maceranto il basilico ma l'ho fatto a freddo come una ricetta su internet ho usato olio di oliva, vinaccioli e olio di riso + tocoferolo deve stare al massimo 20 giorni.
In alcuni oleoliti ho aggiunto oe come per es in quello all'edera ho messo cipresso sembra adatto contro la cellulite, altri li ho divisi per usarli nei cosmetici puri cosi non devo preoccuparmi di eventuali oe incompatibili...insomma che ne pensate? spero che durino perchè non posso mica mettermeli tutti io...eheh
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clox
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da clox »

Fare un oleolito credo sia una grande soddisfazione perchè in primo luogo è semplice basta qualche accortezza, poi si possono usare aggiunti ai cosmetici o anche puri da massaggio, credo sia fondamentale una cosa, cioè che le erbe, piante e fiori siano biologici privi di antiparassitari visto che dobbiamo metterceli in faccia(diciamo così), per quanto mi riguarda i primi non sono venuti eccezionali un pò per inesperienza un pò per la scelta delle erbe, un pò per gli oli che ho usato. Credo che alcune erbe più profumate abbiano bisogno di un olio più leggero per far esaltare il profumo della pianta (correggetemi se sbaglio), ora vi mostro i miei oleoliti

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Eccoli qua tutti in fila forse manca quello alle rose...ma più o meno ci sono tutti
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Lalla
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da Lalla »

Dovessi elencare i miei non basterebbe una pagina intera ahahahahah
Personalmente non amo fare i mix perchè preferisco gli oleoliti puri, poi se ho voglia li mescolo in un secondo momento.
Comunque a parte i classici:iperico, lavanda, rosmarino, salvia, malva, calendula, timo, origano, peperoncino, pomodoro, carota, edera ho anche questi altri: artiglio del diavolo, canfora, chiodi di garofano, arnica, cannella, ginepro, camomilla, rosa, curcuma, ginseng, limone, semi e foglie di vite canadese, aglio, pepe rosa, finocchietto selvatico, cipolla, sambuco, menta, eucalipto, coccole e foglie di cipresso, equiseto e.....penso che siano tutti!
Dimenticavo la vaniglia, il benzoino, il mallo di noce, la pratolina e la viola del pensiero!!!!!

Con molte di queste erbe ho fatto anche macerati idroglicerici e tinture madri
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da desdemonaxi »

Lalla se ne è già parlato ma volevo chiederlo anche a te, che ne pensi riguardo al mettere gli oleoliti nella fase B delle creme (quindi a caldo)?
Si deteriorano le proprietà o si accorcia notevolmente la vita dell'olio?
Pensando al metodo di preparazione degli oleoliti a caldo mi sembra che qualche minuto a 70° faccia una beffa al nostro oleolito, ma ho notato che solitamente si è restii ad aggiungerli in fase B, tu cosa ne pensi?
(spero di essere stata chiara!)
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da Lalla »

desdemonaxi ha scritto:Lalla se ne è già parlato ma volevo chiederlo anche a te, che ne pensi riguardo al mettere gli oleoliti nella fase B delle creme (quindi a caldo)?
Si deteriorano le proprietà o si accorcia notevolmente la vita dell'olio?
Pensando al metodo di preparazione degli oleoliti a caldo mi sembra che qualche minuto a 70° faccia una beffa al nostro oleolito, ma ho notato che solitamente si è restii ad aggiungerli in fase B, tu cosa ne pensi?
(spero di essere stata chiara!)
Desde ci sono alcuni oleoliti che possono esser messi tranquillamente a caldo perchè magari li abbiamo già fatti macerare al sole oppure a bagnomaria, mentre per altri li proporrei a freddi, tipo per esempio quello di gherigli di noci e quello di nocciole oppure di mandorle.....praticamente tutta la frutta secca con cui si produce un oleolito irrancidisce facilmente, qiondi non solo vanno protetti con vitamina E, rosmarino e chiodi di garofano, ma vanno tenuti sempre alla larga da qualsiasi fonte di calore.
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clox
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da clox »

Lalla ha scritto:Dovessi elencare i miei non basterebbe una pagina intera ahahahahah
Personalmente non amo fare i mix perchè preferisco gli oleoliti puri, poi se ho voglia li mescolo in un secondo momento.
Comunque a parte i classici:iperico, lavanda, rosmarino, salvia, malva, calendula, timo, origano, peperoncino, pomodoro, carota, edera ho anche questi altri: artiglio del diavolo, canfora, chiodi di garofano, arnica, cannella, ginepro, camomilla, rosa, curcuma, ginseng, limone, semi e foglie di vite canadese, aglio, pepe rosa, finocchietto selvatico, cipolla, sambuco, menta, eucalipto, coccole e foglie di cipresso, equiseto e.....penso che siano tutti!
Dimenticavo la vaniglia, il benzoino, il mallo di noce, la pratolina e la viola del pensiero!!!!!

Con molte di queste erbe ho fatto anche macerati idroglicerici e tinture madri


ho visto il tuo blog Lalla interessantissimo, da quanto tempo hai questa passione? Io ho cominciato a luglio sono proprio una pivellina accetto volentieri i tuoi consigli, anche io preferisco gli oleoliti puri infatti i mix li ho creati in una bottiglietta a parte lasciando i puri intatti così posso modificarli nel momento dell'utilizzo in qualche ricetta, ho provato a rifare anche l'olio d'oriente della Forsan ed è venuto di un profumo intenso ispirandomi a quello di Carlita ma con delle sostituzioni. mi piacerebbe fare qualche olio con le spezie secche come la cannella e i chiodi di garofano potresti darmi qualche indicazione? alcuni si possono usare al posto di oli essenziali se hanno un profumo intenso credo, o sbaglio?
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Lalla
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Re: COME SI FA UN OLEOLITO

Messaggio da Lalla »

Clox quello alle spezie è eccezionale!!!! Sono semplicissimi da fare. Allora per prima cosa devi decidere se riutilizzare le spezie dopo averle filtrate oppure no. Se non intendi riutilizzarle puoi ridurre in polvere sia i chiodi di garofano che le stecche di cannella e ricopri d'olio (il tuo preferito) come al solito. Lascia macerare vicino ad una fonte di calore per almeno 4 settimane...poi filtri, imbottigli ed etichetti. Il profumo è gradevolissimo e direi che per quanto riguarda questi due oleoliti pèuoi tranquillamente utilizzarli al posto degli oli essenziali.
Nel caso in cui vuoi riutilizzare le tue spezie, procedi senza polverizzarle e lascia macerare come al solito. Quando filtri il tuo olio, raccogli le spezie e ricoprile con alcool puro, così otterrai anche un'ottima tintura (più potente dell'oleolito in quanto estrai più principi attivi). Al momento del bisogno potrai utilizzare la tua tintura diluendo 3/5 gocce in una qualsiasi crema che richieda questo tipo di principio attivo.
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