scarpetterosse ha scritto:scusate la mia domanda da novellina ma non capisco una cosa.. se si mette l'infuso come fa a non separarsi l'emulsione? e sempre riguardo all'infuso di calendula, nella pomata c'è questa parte di acqua, perchè dite che si conserva per anni? grazie mille in anticipo e perdonate le domande che magari per voi sono banali
Perchè mai con l'infuso dovrebbe separarsi l'emulsione?
Poi non trovo il commento dove è stato scritto che la crema si conserva per anni. Mi puoi indicare per favore dove è scritto? Grazie
me lo chiedevo perchè in tutte le creme che ho provato a fare senza emulsionante e usando solo una fase acquosa e oli+burri mi si separava sempre
la frase l'hai scritta tu nel primo post
"Questa pomata essendo anidra e cioè senza la presenza di acqua può conservarsi anche per due anni in condizioni igieniche ed ottimali"
ahahah che scema.. adesso ho capito.. ho sbagliato io, scusa. Ti riferivi solo alla cera che facevi nel primo passaggio che la potevi conservare per tanto tempo ho travisato il discorso.
ahahahahahah infatti mi hai fatto venire un colpo perchè generalmente in tutte le creme o pomate dove vi sia presenza di acqua il periodo di conservazione è limitato a quello indicato dai conservanti utilizzati. Se, invece, fai la cera come ho suggerito, non hai bisogno di conservare
Fiùùùùùùùùùùùùùù
lalla volevo chiederti un'altra cosa: come procedimento usi lo stesso di Amelia per la tua crema?
e poi non metti il conservante nella tua ricetta perchè la maggior parte della crema è costituita da fase grassa??
PS: mi sono ricordata da sola la risposta alla domanda di prima sull'emulsione che si potrebbe separare aggiungendo l'infuso: con tutta quella cera che fa da emulsionante naturale sarebbe impossibile una separazione.. certe volte mi perdo nei meandri della mia stessa mente
Sì credo che il procedimento sia piuttosto simile.
Per quanto riguarda i conservanti nelle emulsioni A/O generalmente si fa a meno, ma bisogna comunque mettere degli antiossidanti come per esempio tocoferolo o altri. Ovviamente per sicurezza, ognuno di noi adopera anche una minima percentuale di conservante anche in questo tipo di emulsioni, perchè comunque infusi o acqua possono sempre creare dei piccoli inconvenienti. Sino ad ora, per esperienza personale, ti posso dire che fino a che mi sono tenuta bassa con l'acqua non ho mai avuto problemi di conservazione, ma se inizio ad usarne almeno il 50% non me la sento di lasciare la crema o pomata non preservata. Non so se sono stata chiara
si perfettamente grazie per tutti i preziosi consigli. Ora proverò a farla. Sono proprio ansiosa del risultato!
Dopo 3 ore..
Volevo mettere a disposizione una cosa che ho fatto involontariamente e che forse è stata utile: ho voluto fare sia la cera che il burro alla calendula ma avevamo detto che bisogna stare attente al burro di karitè a metterlo a bagnomaria per tanto tempo per mantenere le sue proprietà non superando di troppo il punto di fusione. Per fare ciò ho messo le due ciotoline in una padella larga mettendo sul fuoco la padella più spostata in modo che la ciotolina con la cera si trovasse sopra al fornello e quella con il karitè a lato ma più lontana dalla fiamma (che era comunque bassa).
Come seconda idea ho pensato, invece di filtrare i fiori di calendula con un fazzoletto di cotone, non si potrebbe schiacciare i fiori con uno spremiaglio prendendoli direttamente dalla ciotolina e in questo modo travasando il tutto senza più i fiori (spremuti precedentemente) direttamente nel barattolo?
grazie mille lalla il metodo dello spremiaglio l'ho pensato per non perdere prodotto nel fazzoletto (soprattutto la cera, che è difficile da filtrare solidificandosi più in fretta del karitè) che poi è anche più barboso da lavare