Compro e Spignatto

Vi riporto la tabella del mio manuale preferito: Manuale delle preparazioni galeniche
Alloro bacche contuse 200 g in 1l di olio d'oliva; macerare per 30 gg; contro reumatismi e contusioni
Calendula fiori 150 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 30 gg; antiarrossante
Camomilla fiori 150 g in 1l di olio d'oliva; macerare per 10 gg; antinfiammatorio
Cappero corteccia, radice contusa 100 g in 1l di olio d'oliva; macerare per 10 gg; emorroidi e varici
Carota radice contusa 200 g in 1l di olio d'oliva; macerare per 10 gg; lenitivo, scottature
Edera foglie contuse 100 g in 1l di olio d'oliva; macerare per 10 gg; lenitivo, scottature
Elicriso sommità fiorite 200 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 30 gg; eczemi, psoriasi
Erica fiori 200 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 10 gg; attenua le cicatrici
Eufrasia parte aerea contusa 300 g in 1l di olio d'oliva; digestione per 40 minuti; orzaioli
Geranio foglie 200 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 10 gg; lenisce le punture di zanzare
Giglio bianco petali 100 g in 1l di olio d'oliva; macerare per 5 gg; pruriti cutanei
Ginepro bacche contuse 100 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; digestione 1 ora; dolori articolari
Iperico sommità fiorite 300 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 30 gg; scottature e piaghe
Ligustro fiori 250 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 10 gg; cellulite
Noce mallo contuso 200 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 10 gg; abbronzante, evita le scottature
Pioppo gemme 100 g in 1l di olio d'oliva; digestione 30 minuti; emorroidi
Salice corteccia 150 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; digestione 30 minuti; dolori articolari e reumatici
Canfora 30 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; digestione 30 minuti; dolori articolari e reumatici
Serenella fiori 250 g in 1l di olio d'oliva o mandorle; macerare per 10 gg; antirughe
Tiglio fiori 200 g in 1l di olio d'oliva; macerare per 30 gg; irritazioni cutanee

copiata grazie tesoro bello

Ciao Lalla!
Oggi devo filtrare gli oleoliti di lavanda, calendula e verbena.
Mi dai un consiglio su come poter utilizzare fiori e foglie dopo la spremitura?
Mi spiace un sacco buttarli!!
Grazie!!!

Ciao Lalla. Io ho preso in erboristeria i fiori secchi di iperico ma mi è parso di capire che per l'oleoito di iperico ci vogliono i fiori freschi....

Altra domandina: visto che siamo in pieno inverno ed ho letto che dovrei mettere il vaso al sole, sarebbe meglio aspettare la bella stagione???

Grazie Lalla

@Alina generalmente io riciclo i fiori filtrati per ottenere le tinture...anche se non si tratta di tinture madri almeno le piante continuano a rilasciare i loro principi attivi anche nell'alcool e acqua.
A volte li utilizzo per la preparazione di dolcetti o nei saponi....insomma neanche a me piace buttarli!

@Nooki sì per l'iperico c'è bisogno dei fiori freschi e della digestione al sole. Con quelli secchi però puoi preparare sia la tintura e sia una cera a base di iperico lasciando sciogliere la cera a bagnomaria per due ore coi fiori dentro......la cottura deve essere dolce. Quando è trascorso il tempo necessario filtri tutto a caldo e versi la cera in un pirottino per farla solidificare. Quando ne avrai bisogno la grattugi sul momento nel quantitativo necessario.

Oh grazie! Speravo che si potessero riutilizzare!!
Fai lo stesso procedimento per i fiori che usi per le cere?

Bellina la cera di iperico! Ma diventa rossa come l'oleolito?
Da quando ho visto (fatto e provato) la tua cera alla calendula, voglio fare cere con qualsiasi cosa!!
Alla lavanda sarebbe fantastica!! La faccio "NAU"!!

Edit: Lalla, ho visto sul tuo blog che nell'oleolito all'equiseto ci aggiungi l'alcool. Come mai? E' vecessario? In quali altri oleoliti sarebbe opportuno usarlo?
Oggi sono in fase di domande sugli oleoliti perchè me ne sto occupando in questi giorni

Non è necessario aggiungere alcool negli oleoliti, ma in quello di equiseto oppure in quello di alloro si può aggiungere per facilitare le piante a rilasciare i loro principi attivi.....Ma è facoltativo!!!!
Queste ricette sono antichissime e quindi generalmente io le riporto così come sono scritte sui niei manualetti magici....poi modernizzando il tutto, ovviamente si fa uso solo di olio come solvente per gli oleoliti in quanto li utilizziamo maggiormente per via topica....mentre quelli antichi venivano creati per via interna.
La cera di iperico dovrebbe colorarsi di rosso....non proprio come l'olio perchè i fiori secchi non rilasciano molta ipericina....ma il colore che ne viene fuori è carinissimo. Purtroppo i fiori cotti con la crea non li riutilizzo a meno che non ci faccio candele!!!!

Grazie, come sempre..
Smuà!

La cera di iperico!!! Ma che bella idea E come base che ti tipo di cera potrei usare?
Saresti così gentile da darmi delle dosi indicative? E potrei poi utlilizzarla nelle creme dove è previsto l'iperico ossia per pelli danneggiate?

La tintura è complicata da fare???

Grazie se avrai la pazienza di rispondermi...

Nooki per la cera non ci sono dei quantitativi precisi, l'importante è che la cera (io uso la cera d'api) ricopra bene i fiori poichè questi quando sono secchi tendono ad assorbirne tanta la si può aggiungere via via che cuoce.
La cera così preparata la puoi utilizzare per preparare creme a base di iperico per pelli delicate, danneggiate e screpolate. Ovviamente per la preparazione di tali creme ti devi attenere alle formulazioni che richiedono la cera d'api come emulsionante, magari anche insieme ad altre cere.

La tintura di iperico non è difficile da allestire: 10 g di fiori, 40 g di acqua distillata e 60 g di alccol alimentare puro. Fai macerare per 20 giorni almeno avendo l'accortezza di scuotere il barattolino tutti i giorni e poi filtra come al solito. Avrai così la tintura di iperico che potrai utilizzare oltre che per via interna anche in molte preparazioni cutanee.
Spero di esserti stata utile.