NOn cancelliamo la psicologia in ospedale
Inviato: 28/03/2013, 8:14
Ciao a tutti,
la bozza del Decreto Balduzzi recante la “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” , che sarà prossimamente sottoposta e probabilmente approvata dalla Conferenza Stato-Regioni ha totalmente ignorato (e mai menzionato) il ruolo della Psicologia in Ospedale, destinandola così all’estinzione.
La Psicologia Ospedaliera, in realtà promuove una maggiore e positiva integrazione tra i diversi livelli della cura: tra mente e corpo, tra paziente ed equipe di cura, tra momenti “ripararativi” e di relazione e promozione della salute. Le evidenze scientifiche sempre più mostrano come essa rappresenti una risorsa etica e di efficacia, possa contribuire in modo significativo a fare dell’Ospedale un luogo più “umano” e a misura di persona, riduca i costi sanitari, migliori l’appropriatezza e l’integrazione delle cure ed incida moltissimo sulla soddisfazione dell’utente.
Mentre i pazienti sempre di più chiedono interventi su questi aspetti il Governo e le Regioni si apprestano –con l’approvazione degli “standard ospedalieri”– a cancellare la Psicologia pubblica in Ospedale, lasciando interamente sulle spalle dei malati e delle loro associazioni il problema (che già è la terza voce di spesa per i malati italiani).
Volevo farvi conoscere questo nuovo ostacolo alla tutela pubblica della salute del cittadino, cioè la nostra!
Vi chiedo se volete di firmare la petizione su http://firmiamo.it/non-cancelliamo-la-p ... o#petition.
Grazie del tempo che avete dedicato a leggere il mio post
la bozza del Decreto Balduzzi recante la “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” , che sarà prossimamente sottoposta e probabilmente approvata dalla Conferenza Stato-Regioni ha totalmente ignorato (e mai menzionato) il ruolo della Psicologia in Ospedale, destinandola così all’estinzione.
La Psicologia Ospedaliera, in realtà promuove una maggiore e positiva integrazione tra i diversi livelli della cura: tra mente e corpo, tra paziente ed equipe di cura, tra momenti “ripararativi” e di relazione e promozione della salute. Le evidenze scientifiche sempre più mostrano come essa rappresenti una risorsa etica e di efficacia, possa contribuire in modo significativo a fare dell’Ospedale un luogo più “umano” e a misura di persona, riduca i costi sanitari, migliori l’appropriatezza e l’integrazione delle cure ed incida moltissimo sulla soddisfazione dell’utente.
Mentre i pazienti sempre di più chiedono interventi su questi aspetti il Governo e le Regioni si apprestano –con l’approvazione degli “standard ospedalieri”– a cancellare la Psicologia pubblica in Ospedale, lasciando interamente sulle spalle dei malati e delle loro associazioni il problema (che già è la terza voce di spesa per i malati italiani).
Volevo farvi conoscere questo nuovo ostacolo alla tutela pubblica della salute del cittadino, cioè la nostra!
Vi chiedo se volete di firmare la petizione su http://firmiamo.it/non-cancelliamo-la-p ... o#petition.
Grazie del tempo che avete dedicato a leggere il mio post