Da wikipedia:
"Sono stati allestiti dei test per saggiare l'eventuale dannosità della Stevia nei prodotti alimentari. I risultati sono stati controversi e discutibili, dato che, non avendo la possibilità di provare (con metodi scientifici attuali) su periodi lunghi e sull'uomo i campioni di materiali, si è ripiegato - con dosaggi massicci per tempi brevi (pochi anni o mesi) - su cavie animali (soprattutto topi). Tali prove hanno prodotto risultati poco chiari: prima di tutto per l'uso delle sostanze da testare in quantità massicce innaturali, poi per il funzionamento del sistema digerente del topo che è evidentemente diverso da quello umano, (soprattutto per la parte ciecale). Questi fatti sono di rilievo, dato che è in tale parte dell'intestino del topo che si sarebbero rilevati problemi importanti in tali condizioni"
"Ciò ha prodotto una gamma di provvedimenti, che in qualche caso tendono a limitare il consumo della Stevia.
Lo stevioside è un composto presente nelle foglie della pianta stevia. È il responsabile del sapore dolce delle foglie, uso per cui la pianta è utilizzata come edulcorante dalle popolazioni autoctone centro e sudamericane. Il suo potere dolcificante è circa 300 volte quello del saccarosio, ed è impiegato in Giappone come dolcificante per bibite dietetiche, in quanto ha zero calorie e indice glicemico nullo. In USA e UE invece ne è proibito l'uso industriale nella produzione di alimenti.
Anche se un suo metabolita, lo steviolo, è un carcinogeno riconosciuto, lo stevioside secondo alcuni studi di per sé non mostrerebbe effetti carcinogeni. Non è chiaro se tale metabolita venga effettivamente assorbito durante la metabolizzazione in vivo dello stevioside.
La molecola contiene tre β-glucosi, che in alcuni studi in vitro vengono idrolizzati e rimossi da parte della flora batterica intestinale umana, producendo appunto steviolo. Tuttavia, secondo alcuni studi, nelle popolazioni che fanno uso di foglie di stevia e derivati, tra cui il Giappone, non esisterebbe una marcata evidenza statistica di tumori riconducibili allo steviolo. Lo studio dell'università di Berkeley in vivo confermerebbe tali statistiche.
Nel 2000, uno studio danese ha mostrato come lo stevioside ridurrebbe la glicemia stimolando la produzione di insulina, confermando la supposta validità come cura per il diabete, scopo per cui la stevia viene utilizzata da secoli in Paraguay.
Nel 2003, uno studio belga ha mostrato come lo stevioside somministrato ai maiali venisse completamente convertito in steviolo, ma che quest'ultimo non veniva assorbito, nemmeno se trasformato in una forma più facilmente rilevabile.
Alcuni studi recenti mostrerebbero come lo stevioside possa essere responsabile di alcuni tipi di tumore (anche attraverso lo steviolo) e di infertilità maschile"
Da stevia-italia.com:
"Gli steviol glycoside sono i costituenti che danno la dolcezza alle foglie della stevia. Lo Stevioside e il Rebaudioside A, responsabili della dolcezza nella pianta, hanno ognuno le loro proprie caratteristiche.
Lo stevioside è più resistente al calore che il rebaudioside A, ma contiene un piccolo retrogusto amaro. Il rebaudioside A, o Reb A, è più dolce e non contiene alcun retrogusto. Ci sono anche altri glycoside nella stevia, quali il rebaudioside C (Reb C), il dulcoside A, il rubudoside, il steviolbioside e il rebaudioside B (Reb B).
Il Reb C contribuisce anche al retrogusto amaro e percio' lo stevia deve contenere più di 90% di Reb A per ridurre questo gusto. Alcuni rapporti indicano che degli acidi possono ridurre il gusto persistente dello stevioside. Tra questi acidi troviamo l'acido citrico, acetico, lattico, malico e tartarico"