GLI ESTRATTI MOLLI
Inviato: 08/11/2011, 20:38
Gli Estratti: si ricavano dalle piante officinali usando solventi (solitamente alcool etilico per uso alimentare). A seconda del grado di concentrazione del solvente e di acqua nella preparazione finale si distinguono in: estratti liquidi, quando resta il solvente;
estratti molli, quando il solvente viene fatto evaporare parzialmente e si ottiene un composto pastoso;
estratti secchi, quando il solvente viene fatto evaporare totalmente esponendo la miscela a calore (questo tipo di estrazione non può essere fatta in casa, in quanto il procedimento è piuttosto complesso ed anche in questo caso bisognerebbe avere una strumentazione adeguata).
Tutte noi possiamo produrre in casa i nostri estratti molli! Prendiamo ad esempio il rosmarino: cogliamo i rametti più giovani e defogliamoli, poi cerchiamo di "pelare" (proprio come si farebbe con una patata) la corteccia e poniamola in una classica tazzina di vetro resistente ad alte temperature) e ricoprite con alcool puro! Ponete a sobbollire a bagnomaria per lungo tempo, finchè l'alcool non sia quasi del tutto evaporato lasciando sul fondo della tazzina una sostanza sciropposa. Filtrate immediatamente e versate in una boccettina piccola (quella degli oli essenziali è l'ideale).
Questo estratto può essere utilizzato come conservante in creme piuttosto grasse ed anche per quegli oleoliti che irrancidiscono in fretta come per esempio quelli ricavati dalla macerazione della frutta secca!
Qualsiasi corteccia, resina o bacche tipo vaniglia, possono essere estratte in questo modo!
Quindi se per esempio vi trovate a corto di olio essenziale di pino o cipresso, potete procedere in questo modo per ottenere un ottimo estratto, anche se la parte volatile degli oli scompare durante la cottura, i principi attivi rimangono imprigionati nello sciroppo.
In quantità di 6/10 gocce potete metterli nei vostri preparati cosmetici in fase B (quella grassa per intenderci). O se volete invece dare solo la profumazione lo metterete in fase C (cioè a freddo in maniera che ne rimanga l'intensità della fragranza).
estratti molli, quando il solvente viene fatto evaporare parzialmente e si ottiene un composto pastoso;
estratti secchi, quando il solvente viene fatto evaporare totalmente esponendo la miscela a calore (questo tipo di estrazione non può essere fatta in casa, in quanto il procedimento è piuttosto complesso ed anche in questo caso bisognerebbe avere una strumentazione adeguata).
Tutte noi possiamo produrre in casa i nostri estratti molli! Prendiamo ad esempio il rosmarino: cogliamo i rametti più giovani e defogliamoli, poi cerchiamo di "pelare" (proprio come si farebbe con una patata) la corteccia e poniamola in una classica tazzina di vetro resistente ad alte temperature) e ricoprite con alcool puro! Ponete a sobbollire a bagnomaria per lungo tempo, finchè l'alcool non sia quasi del tutto evaporato lasciando sul fondo della tazzina una sostanza sciropposa. Filtrate immediatamente e versate in una boccettina piccola (quella degli oli essenziali è l'ideale).
Questo estratto può essere utilizzato come conservante in creme piuttosto grasse ed anche per quegli oleoliti che irrancidiscono in fretta come per esempio quelli ricavati dalla macerazione della frutta secca!
Qualsiasi corteccia, resina o bacche tipo vaniglia, possono essere estratte in questo modo!
Quindi se per esempio vi trovate a corto di olio essenziale di pino o cipresso, potete procedere in questo modo per ottenere un ottimo estratto, anche se la parte volatile degli oli scompare durante la cottura, i principi attivi rimangono imprigionati nello sciroppo.
In quantità di 6/10 gocce potete metterli nei vostri preparati cosmetici in fase B (quella grassa per intenderci). O se volete invece dare solo la profumazione lo metterete in fase C (cioè a freddo in maniera che ne rimanga l'intensità della fragranza).