Re: Aiuto per orchidea
Inviato: 16/04/2012, 19:58
Hahahahah.. non preoccuparti, è normale.
Il rinvaso si fa a primavera eccetto se è in fiore. In quel caso bisogna aspettare che sfiorisca.
Il rinvaso è una cosa molto delicata per le Phal per 2 motivi, di base:
- le loro radici carnose rischiano di spezzarsi se non si è pratici della cosa
- trovare il substrato giusto
Per ovviare alla prima basta dare una bella innaffiata o due il giorno precedente al rinvaso, in modo che radici si ammorbidiscano leggermente. Questo aiuterà anche a liberarle dal bark (e qui arriva il secondo punto)
Le Phalaenopsis non vegetano nella terra. Sono piante "epifite" cioè in natura vivono aggrappate alla corteccia degli alberi. Il vaso è una costrizione fatta per poterle coltivare con più facilità. Quindi, prima di svasare la pianta occorre essersi premuniti di bark, ovvero corteccia di conifere spezzettata. Poi serve della torba acida di sfagno (una specie di muschio) e della perlite (un materiale inerte e drenante).
Se proprio non si più fare da sé allora nei vivai vendono i sacchetti già pronti specifici per le orchidee epifite (anche se a me non piacciono per niente).
Un paio di giorni prima del rinvaso bisogna bagnare il nuovo substrato di modo che sia bello bagnato, ma non zuppo.
Occorre, nel momento del rinvaso, avere a portata di mano un paio di forbici da giardino sterilizzate (con una fiamma) e del funghicida rameico in polvere. Quando la pianta è stata liberata dalla corteccia si tagliano le radici morte e secche, si coprono i tagli con il funghicida e si rinvasa. Si può rinvasare anche nello stesso vaso, purché lavato bene, anzi spesso è così, perché le ragioni di un rinvaso sono per cambiare il bark, che col tempo marcisce e per tagliare le radici morte che possono provocare marciumi.
Dopo il rinvaso la pianta non va innaffiata per un paio di settimane, per permettere ai tagli di rimarginarsi. La pianta va comunque nebulizzata tutti giorni con acqua demineralizzata.
Ecco come si fa! Tutto chiaro?
L'operazione per un neofita può essere impegnativa e difficile, quindi da fare solo se strettamente necessario
Il rinvaso si fa a primavera eccetto se è in fiore. In quel caso bisogna aspettare che sfiorisca.
Il rinvaso è una cosa molto delicata per le Phal per 2 motivi, di base:
- le loro radici carnose rischiano di spezzarsi se non si è pratici della cosa
- trovare il substrato giusto
Per ovviare alla prima basta dare una bella innaffiata o due il giorno precedente al rinvaso, in modo che radici si ammorbidiscano leggermente. Questo aiuterà anche a liberarle dal bark (e qui arriva il secondo punto)
Le Phalaenopsis non vegetano nella terra. Sono piante "epifite" cioè in natura vivono aggrappate alla corteccia degli alberi. Il vaso è una costrizione fatta per poterle coltivare con più facilità. Quindi, prima di svasare la pianta occorre essersi premuniti di bark, ovvero corteccia di conifere spezzettata. Poi serve della torba acida di sfagno (una specie di muschio) e della perlite (un materiale inerte e drenante).
Se proprio non si più fare da sé allora nei vivai vendono i sacchetti già pronti specifici per le orchidee epifite (anche se a me non piacciono per niente).
Un paio di giorni prima del rinvaso bisogna bagnare il nuovo substrato di modo che sia bello bagnato, ma non zuppo.
Occorre, nel momento del rinvaso, avere a portata di mano un paio di forbici da giardino sterilizzate (con una fiamma) e del funghicida rameico in polvere. Quando la pianta è stata liberata dalla corteccia si tagliano le radici morte e secche, si coprono i tagli con il funghicida e si rinvasa. Si può rinvasare anche nello stesso vaso, purché lavato bene, anzi spesso è così, perché le ragioni di un rinvaso sono per cambiare il bark, che col tempo marcisce e per tagliare le radici morte che possono provocare marciumi.
Dopo il rinvaso la pianta non va innaffiata per un paio di settimane, per permettere ai tagli di rimarginarsi. La pianta va comunque nebulizzata tutti giorni con acqua demineralizzata.
Ecco come si fa! Tutto chiaro?
L'operazione per un neofita può essere impegnativa e difficile, quindi da fare solo se strettamente necessario