L' hennè castano di cui parli non lo conosco, quindi non lo so.
Ti dico quello che so, non ho mai sentito fare un pappone tintorio senza acqua, che sia acqua e basta o infuso vario (camomilla, karkadè, the, ecc...), credo che sia anche necessario o vai a creare una sorta di calce, invece deve avere la consistenza della maionese al massimo, non deve essere esattamente liquido ma nemmeno ti serve una pasta solida, diciamo.
Io lo faccio sui capelli da lavare, dopo 3 giorni dall' ultimo shampoo, per esempio, ma ho capelli normali non grassi. Non lo lavo via con lo shampoo perchè ha bisogno di continuare ad agire 3-4 giorni per assestare il colore, bisogna sciacquarlo via molto, molto, molto a lungo, finchè l' acqua non è completamente trasparente e anche oltre massaggiando continuamente la cute. Comunque tu voglia fare non usare il balsamo che lo fa scaricare a fiumi e ti colori meno. Alla fine faccio il riciaquo con l' aceto, lo faccio sempre ma non va dimenticato dopo l' hennè o ti rimangono i capelli secchissimi.
Dunque ti racconto come ho preparato le pappe che ho fatto fin' ora:
Lawsonia: Verso la polvere nella mia ciotola di plastica e prendo il mio cucchiaio di legno (non si usa il metallo che interferisce con l' ossidazione), comincio a versare piano l' aceto di mele e mi curo che non si creino troppi grumi, arrivo alla consistenza di una pasta ancora abbastanza corposa e quindi semplicemente apro il rubinetto e continuo aggiungendo piccole quantità di acqua (se mi gira bene karkadè o roobois freddo), se non è un momento di raptus da "hennè subito" lo rendo leggermente più solido del necessario, in questo momento comincia l' ossidazione, spesso lo faccio di sera, dopo cena. La mattina dopo controllo col dito e di solito è pronto in questo momento o lo congelo, come ti dicevo, per andarlo a riprendere la sera oppure finisco di prepararlo e lo uso, comunque vada per usarlo ci unisco gel di semi di lino o miele, oppure un tuorlo d' uovo, difficilmente ci metto più di una cosa, penso che alla fine della fiera lo sto diluendo e perdo in potenza di colore...o forse è una mia fissazione, boh!!
Dalla cucina passo al bagno, tiro su i capelli con un mollettone e mi ingrasso lungo tutta l' attaccatura dei capelli con una crema "schifo" che devo finire, la metto bene anche all' attaccatura dietro le orecchie e dietro poi mi chino sulla vasca e a testa in giù applico la pappa come se stessi facendo lo shampoo, concentrandomi soprattutto sulle radici, uso così 2/3 della pappa che inevitabilmente andrà a colare sulle lunghezze, poi finisco il resto sulle lunghezze per passare bene le dita tra le ciocche e ricoprire tutto di hennè. alla fine mi impacchetto la testa con la pellicola trasparente e si pensa al resto dopo almeno 4 ore. In teoria andrebbe tenuto su dalle 4 alle 8 ore, ma si può anche tenere meno, fai come ti pare, insomma.
Cosa ti serve:
Ciotola e cucchiaio di legno che rimarranno arancioni per sempre.
Guanti di lattice/nitrile per evitare di restare con le mani rosse per 4 giorni almeno.
Pellicola trasparente per conservare alimenti
Asciugamano da strapazzo per hennè, anche questo si sporcherà parecchio.
Il pennello da tinta è facoltativo, io l' ho usato con la mia migliore amica perchè lo aveva e voleva usarlo, ma le manine sante vanno benissimo. Vedrai tu come ti trovi meglio.
Ogni tanto ottimizzo il tempo dormendo con l' impacco colorante in testa, in questo caso sopra la pellicola aggiungo una busta della spesa, quelle di mais che si rompono coi pesi, praticamente infilo la testa nella busta e annodo forte i manici dietro la nuca, stendo anche l' asciugamano da strapazzo sul cusino, ma con la busta non ho mai tinto altro che i capelli.
Indigo: Verso la polvere nella ciotola e ci aggiungo il sale, poi piano piano l' acqua, creo la solita pappetta che può essere applicata immediatamente sulla testa e poi ricoperta con la pellicola, come per il lawsonia. Se proprio si vuol lasciare ossidare può bastare una mezz' ora, la pappa diventa in superficie di un violaceo vago, io penso che sia meglio che questo colore lo faccia direttamente sulla testa. Per l' indigo basta un impacco di 1 ora, ma si usano anche tempi lunghi per migliorarne sia la resa che la durata.
Con la mia amica io ho prelevato 20 grammi di hennè in scongelamento, l'ho portato a casa sua dove abbiamo preprarato la pappa di indigo col karkadè freddo e il sale, ho unito il lawsonia e è stato applicato il mix.
Sara:Lo congelo perchè in questo modo rende un colore più intenso, un rosso più scuro una specie di rosso fuoco che ha del mogano quasi un bordeux, diciamo, non si deve fare se si cerca un rosso ambrato o rame....nessuno se la prenda, io lo chiamo "rosso menopausa", intendo quell' aranciato bello evidente
La questione del caldo riguarda sempre il tipo di colore, l' hennè ossida in un certo tempo e poi comincia a perdere le capacità tintorie, con molto calore si ottiene un' ossidazione velocissima, credo che sia ideale per chi vuole colorare meno o non ottenere il "rosso rosso" dell' hennè, dato che tenderà sempre più ad un arancione, sbiadendo fino a non colorare più. Serve un tempismo perfetto in questo caso e pure la fortuna di azzeccare i tempi. Alcuni hennè se mescolati ad acqua bollente non riescono ad ossidare proprio e si possono buttare.
Di base il lawsonia è sensibile alle alte temperature e deperisce facilmente invece col freddo esplode in potenza di colore.