La vedo dura Amelia....non mi pare proprio una cosa da farsi da sè.....
se sono stata troppo sintetica, dimmelo che aggiungo qualche altra descrizione
Da Wikipedia :
LA CANFORA (o D-(+)-canfora), con formula chimica C10H16O, è un chetone ciclico, prodotto da ossidazione di un terpene, il pinene C10H16. La canfora è una sostanza cerosa, bianca o trasparente con un forte odore aromatico. Si trova in parecchi vegetali, ma viene estratta principalmente dal legno della Cinnamomum camphora (Laurus camphora), un grande albero sempreverde[1], e anche della Dryobalanops aromatica (Canfora del Borneo), un gigante delle foreste del Borneo. La sostanza si può trovare anche in alcuni altri vegetali collegati della famiglia dell'alloro, in particolare nell'Ocotea usambarensis (Canfora africana). Può anche essere prodotta sinteticamente da olio di trementina. Viene usata per il suo profumo, come ingrediente in cucina (soprattutto in India), come fluido per imbalsamare, nelle cerimonie religiose e per scopi medicinali. Una delle principali fonti di canfora in Asia è l'Ocimum kilimandscharicum (Ocimum kilimandscharicum Baker ex Gurke, in inglese Camphor basil). La canfora si trova anche in basilico, coriandolo, maggiorana, rosmarino e salvia.
Tossicità[] La canfora è pericolosa soprattutto per i bambini, le persone oltre i 55 anni e per coloro che ne assumono quantità superiori a quelle consigliate per lunghi periodi di tempo. In grandi quantità, la canfora è velenosa quando viene ingerita e può causare convulsioni, confusione, irritabilità, iperattività neuromuscolare, allucinazioni, nausea, vomito e vertigini. In casi estremi, anche l'applicazione locale di canfora può portare a epatotossicità.[14] [15] Dosi letali negli adulti sono di 50-500 mg/kg (per via orale). Generalmente 2g provocano tossicità gravi e 4g sono potenzialmente letali. Un sovradosaggio prolungato (0,5 ml/kg di peso corporeo) può provocare il coma o gravi danni renali.
OLIO ESSENZIALE DI TREMENTINA:
Nome botanico: Pinus palustris L. e altre specie botaniche.
Classe: Dicotyledones.
Ordine: Coniferales/Pinales.
Famiglia: Abietaceae/Pinaceae.
Parti Utilizzate: oleoresina.
Sinonimi: Terebinto, terebintina, gomma thus, gomma di trementina, balsamo di trementina, spirito di trementina.
Caratteristiche generali
La Trementina si ottiene da una varietà d’essenze botaniche: esistono almeno 13 tipologie diverse di trementina estratte da resine di varietà botaniche appartenenti ai generi: Abies, Larix, Picea, Pinus, Pistacia e Pseudotzuga. Trementina è in realtà un termine generico riferito sia all’oleoresina naturale grezza, che si forma naturalmente sul tronco delle varietà botaniche tipiche, che agli oli essenziali distillati e rettificati. Specie chimica
Tipologia
Composti
Idrocarburi
Monoterpeni
α-pinene
β-pinene
Δ3-carene
Sesquiterpeni
longifolene
Alcoli
Monoterpenoli
α-terpineolo
fencone
borneolo
Modalità di estrazione
L’olio essenziale di Trementina viene prodotto mediante distillazione in corrente di vapore e/o idrodistillazione dell’oleoresina. Il distillato, presentandosi acido, viscoso e colorato deve, necessariamente, essere rettificato.
Aspetto e caratteristiche organolettiche
L’olio essenziale di Trementina è un liquido incolore e trasparente che manifesta un caratteristico odore balsamico-caldo.
Composizione in principi attivi
La tabella seguente riassume i principali composti presenti nell’olio essenziale di Trementina:
Proprietà
La tabella successiva riassume le principali proprietà dell’olio essenziale in oggetto:
Proprietà dell’olio di Trementina
Analgesico
Diuretico
Antimicrobico
Espettorante
Antisettico
Emostatico
Antiprurito
Parassicida
Antireumatico
Stimolante del SNC
Antispasmodico
Rubefacente
Balsamico
Stimolante
Controirritante
Tonico
Cicatrizzante
Vermifugo
Utilizzi
L’olio di Trementina è usato a fini terapeutici fin dall’antichità. A tale scopo veniva impiegato nell’antica Grecia nel trattamento di:
• infezioni polmonari, urogenitali;
• disturbi digestivi;
• dolori reumatici, nevralgici e affezioni della pelle.
Nell’antica Cina la Trementina era impiega come rimedio di:
• bronchiti, reumatismi, anchilosi articolare, mal di denti:
• brufoli, piaghe, tricofizia e dermatiti.
Pur se nell’aromaterapia sono previste alcune applicazioni, è da tener presente che questo olio essenziale è potenzialmente pericoloso. Di conseguenza la Trementina va usata con estrema cautela!
L’olio essenziale di Trementina ha proprietà diuretiche ed antisettiche a livello urogenitale. Di conseguenza esso costituisce un valido rimedio nel trattamento di molte affezioni delle vie urinarie quali cistiti, uretriti, ureteriti e leucorrea.
L’olio essenziale di Trementina può essere utilizzato come analgesico nel trattamento sintomatico di algie, artriti, dolori reumatici, reumatismi, nevriti e sciatica.
L’estratto vegetale di Trementina costituisce un discreto presidio nel trattamento delle affezioni delle vie respiratorie. In effetti i suoi vapori presentano attività battericida specie nei riguardi di alcune tipologie di batteri in grado di scatenare infiammazioni delle vie respiratorie. Di conseguenza questo olio essenziale può essere utilizzato per il trattamento di raffreddori, bronchite, catarro e pertosse.
L’applicazione cutanee dell’olio essenziale di Trementina permette di contrastare molti disturbi della pelle quali: brufoli, pulci, pidocchi, tricofizia, scabbia e ferite.
Infine l’estratto di Trementina trova anche applicazione quale repellente di insetti, pulci e pidocchi.
Pericolosità
L’olio essenziale di Trementina è fortemente irritante, sensibilizzante e potenzialmente tossico. In generale meglio evitare l’uso terapeutico o comunque impiegare con estrema moderazione.
Tossicità
• LD50 orale = 5,67 g/Kg
• LD50 cutanea = n.d.
Altre informazioni
Maneggiando olio essenziale di Trementina occorre fare estrema attenzione in quanto questo estratto vegetale è un forte inquinante dell’idrosfera.
Bibliografia essenziale
• Lawless J., 1992. Enciclopedia degli oli essenziali. Ed. Tecniche Nuove. Milano.
• Price S., Price L., 2003. Trattato di aromaterapia. Edizioni Red. Novara.
• Sala S., Stenico M., Spasiano D., Miori L., 2000. Aromotecnica. Ed. Zuccari. Trento.
• Senatore F., 2000. Oli essenziali. E.M.S.I. Roma.
• Tisserand R., 1977. Manuale di aromaterapia. Ed. Mediterranee. Roma.
• Valussi M., 2005. Il grande manuale dell’aromaterapia. Ed. Tecniche Nuove. Milan